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Libri di Sofia Sandreschi de Robertis

Le filosofie francesi dell'abitudine nel tardo Ottocento. Lemoine, Dumont, Renouvier ed Egger

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 196

Il volume contiene quattro saggi rappresentativi delle filosofie dell’abitudine sviluppatesi in Francia nel secondo Ottocento. Apre la raccolta L’abitudine di Albert Lemoine (1869), che, nel solco di Maine de Biran e di Ravaisson, propone un’innovativa teoria sul rapporto fra abitudine e ripetizione. Segue La nascita delle abitudini di Victor Egger (1880), nel quale l’allievo di Lemoine si propone di perfezionare la teoria del maestro, introducendo un’analisi del ruolo dell’inconscio nella genesi dell’abitudine. La seconda coppia di testi è composta da due articoli apparsi nel 1876. Léon Dumont, in L’abitudine, estende, sulla scia di Comte, il fenomeno dell’abitudine al regno dell’inorganico e concepisce gli esseri umani come il terreno di un conflitto permanente tra abitudini. Dal canto suo, Charles Renouvier, in L’abitudine e le rivoluzioni, descrive il circolo vizioso dell’abitudine, che può essere spezzato soltanto dall’impegno trasformativo di una filosofia laica e repubblicana.
20,00

Proust e l'abitudine. Identità, memoria, inconscio

Proust e l'abitudine. Identità, memoria, inconscio

Sofia Sandreschi de Robertis

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 208

Guardando alla mole eccezionale di studi prodotti su Proust nel corso dell'ultimo secolo, risulta presto evidente come il tema dell'abitudine sia stato per lo più trascurato, malgrado i numerosi riferimenti che vi vengono fatti in Alla ricerca del tempo perduto dimostrino l'inequivocabile consapevolezza teorica con la quale l'autore adopera il termine. Il volume, dunque, attraverso un'accurata ricostruzione delle fonti e un'analisi teoretico-estetica del testo proustiano, propone per la prima volta un'interpretazione filosofica sistematica del problema dell'abitudine. I due volti romanzeschi dell'abitudine proustiana – l'arredatrice esperta che permette all'essere umano di stabilirsi nel mondo e di interagire con esso e la divinità terribile che non risparmia i propri strali a chiunque osi contrastarla – descrivono, in realtà, una potenza multiforme che, sottraendosi a ogni determinazione morale, rivela la propria appartenenza a una zona di confine, fra l'identità, la memoria e l'inconscio, ampiamente esplorata dalla filosofia e dalla psicologia dell'epoca. È soltanto, infatti, mettendone alla prova le molteplici relazioni – con le impressioni, con i sentimenti, con i ricordi – che in Proust l'abitudine fa mostra delle proprie qualità meno evidenti e filosoficamente più originali.
23,00

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