Libri di Antonio Tarsi
San Giuseppe da Copertino e i pellegrini
Antonio Tarsi
Libro: Libro in brossura
editore: Fides Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 68
Opera suggestiva e originale che trova le sue radici letterarie in una sorta di realismo magico capace di innestare il dato cronachistico-storico sul fertile tronco d’un inconscio collettivo che, nella religiosità popolare, trova vitale linfa per alimentare un rigoglioso rifiorire di simbologie le cui ramificazioni attraversano epoche diverse e avvolgono il lettore in vibranti atmosfere di sogno. Esse si sposano con le più diverse realtà, in cui la sacralità dei luoghi (i vari santuari mariani) trova nel Santo dei Voli (Giuseppe da Copertino) agognato e finalmente raggiunto, l’attraversamento di prove (presenze diaboliche) il cui superamento ristabilisce l’ordine veritativo interiore/esteriore annichilente il terribile caos sempre in agguato. Il duello perenne tra fede sostenuta dalla ragione contro superstizione e perdente irragionevolezza appare come la prova per approvare che Dio consente per condurre a sé chi liberamente a Lui si affida.
La baita di Campo Tartano. L'amore al tempo della frana
Antonio Tarsi
Libro: Libro in brossura
editore: Titani Editori
anno edizione: 2022
pagine: 100
È la storia d’amore fra due docenti di S.M.S. che nasce fra i banchi di una scuola in Valtellina. Dopo anni di frequentazione scolastica nasce l’amore fra i due. Per suggellare questo loro sentimento i nostri decidono di trascorrere un week-end in montagna in Val Tartano, una fra le valli più belle della Valtellina. Raggiunto il luogo dei loro sogni, dopo aver salutato gli amici dell’hotel “Gran Baita”, i due raggiungono la piccola, ma confortevole baita, che li avrebbe visti felici. La loro felicità è solo apparente poiché s’intreccia con la spaventosa frana che colpì tutta la Valtellina nella seconda metà degli anni ottanta, provocando lutti e disastri ambientali. Abbandonato il rifugio che li ospita, raggiungono il “Gran Baita” e sotto i loro occhi appaiono tutti i danni paurosi che la frana ha provocato, compresa la fine del “Gran Baita” e dei suoi gestori. Dopo un malinconico ritorno nel loro nido d’amore, l’indomani aiutati dalla Protezione Civile riescono a ritornare nei rispettivi luoghi di provenienza.

