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La Vita Felice: Agape

Ogni volta che pronuncio te

Ogni volta che pronuncio te

Salvatore Sblando

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 72

10,00

Il fulmine e la tortora

Il fulmine e la tortora

Giacomo Graziani

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 72

10,00

La stagione dell'amore assurdo

La stagione dell'amore assurdo

Antonio Ciminiera

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 112

13,00

Sull'orlo degli addii

Sull'orlo degli addii

Luca Denti

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 104

13,00

Tagli. Poesie 2009-2014

Tagli. Poesie 2009-2014

Marco Sonzogni

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 100

"Interista come si conviene, sulla scia di una tradizione nobilissima della nostra poesia che da Sereni discende per li rami fino almeno a Cucchi, Benedetti, D'Elia, Scotto e Febbraro, Sonzogni percorre in questi suoi 'Tagli', originali e perfettamente montati dentro un insieme in cui tutte le parti si armonizzano e si tengono, alcune strade infine convergenti..." (dalla prefazione di Alberto Bertoni). "Nel suo pudore tagliente, nella sua ritmica lieve e severa, Sonzogni si rivela un poeta necessario: di lui impariamo in breve la vita, la storia e un'anima, risentita e generosa." (dalla postfazione di Paolo Febbraro)
13,00

Del distacco e altre impermanenze

Del distacco e altre impermanenze

Ketti Martino

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 72

"Sensazioni di estraneità, assenza, vuoto, smarrimento, rimpianto: queste le prime condizioni emotive che sollecitano il pensiero del lettore quando si imbatte nel volume di poesie di Ketti Martino. 'Del distacco e altre impermanenze' è un titolo a-poetico, esposto a una sorta di espiazione esorcizzante che, con secchezza e puntualità simbolico/oggettiva, condensa un'assenza psicofisica, metaforicamente espressa o rappresentata, intesa come una combinazione di forze ed energie in continua evoluzione. Un racconto lirico, quasi un monologo struggente ed evocativo dove la nerezza del male e della malattia sbiadisce, perché la poesia ha bisogno di uscire da sé per congiungere ogni spazio terreno ed essenziale, ogni sconcertante testimonianza intima, all'ascendenza intellettuale e spirituale del Creato. Le tre sezioni della raccolta conservano una forma poetica pura, viscerale, moderna che non trascina in cliché romantici e che non riporta segni di paradigmi ovvi di ispirazione tematico/esistenziale descrittivi di vita vissuta [...] La morte non è l'abbandono da ciò che è in comunione eterna con noi, perché è essa stessa parte della creazione; per questo motivo i componimenti di Ketti Martino cercano di instaurare una reciprocità caleidoscopica implicando movimenti e moltiplicazioni dialogiche con l'altro mondo..." (dalla prefazione di Rita Pacilio)
10,00

Occhi di narciso

Occhi di narciso

Elisa Poletto

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 80

"Mai si comanda al cuore e, soprattutto, se davanti ai nostri occhi compaiono uomini belli, affascinanti e con grandi doti seduttive e, anche quando si vorrebbe comandare al cuore di non amarli più perché siamo già al tramonto dell'entusiasmo e della passione iniziale, oramai siamo troppo coinvolte per poterci tirare indietro. Così Elisa Poletto, attraverso queste poesie, è riuscita a descrivere bene ciò che è possibile vivere in queste relazioni affascinanti, ma, allo stesso tempo, anche molto dolorose. Spesso ci si chiede se avere la consapevolezza di amare un Narciso non ci porti già a essere così realistiche da togliere molto alla relazione. È un po' come partire prevenute, sapendo che questo amore, che sembra non arrivi, forse non arriverà mai; se però si cambia prospettiva e si comincia a pensare che, invece, la consapevolezza di ciò che viviamo ci porta a fare scelte meno istintive e azzardate, questa tutela ci consentirà di poter vivere una relazione funzionale e meno dolorosa rispetto alla non consapevolezza di ciò che stiamo vivendo. Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo molto diffuso; la persona che ne soffre è caratterizzata da una particolare percezione di un "Sé grandioso" e idealizzato, con difficoltà di coinvolgimento emotivo e relazionale. Il Narciso è affascinante perché sicuro di sé, ma dietro questa sicurezza, spesso cela le sue debolezze e fragilità che si tramutano in attacchi di rabbia e improvvise delusioni..." (Mara Micheli)
10,00

Asfalto

Asfalto

Valerio Mello

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 64

"Con la nuova raccolta 'Asfalto', l'autore (siciliano di origine) si è calato perfettamente nell'atmosfera e nel paesaggio urbano milanese, riuscendo a coglierne dettagli e segreti con un occhio attento ad indagare perfino nell'ombra. Vedo in lui una sorta di discepolo ideale di mio padre, proprio per il fatto che nei versi di questo giovane la tradizione classica insulare si fonde con i nuovi stimoli offerti dal contemporaneo. Si sente che è cresciuto con l'aria di mare, immerso nella luce e nei colori mediterranei... tuttavia la scelta di trasferirsi a Milano ha determinato una evidente conversione alla modalità della megalopoli, non solo nelle abitudini di vita quotidiana ma anche - e soprattutto - nel modo con cui egli guarda ciò che gli sta intorno: come se avesse indossato un paio di lenti fumè. Sul tram, sul treno, a piedi lungo i Navigli... tutti i percorsi descritti rappresentano un viaggio non solo fisico ma anche metafisico attraverso rappresentazioni istantanee che il poeta riesce a definire in sequenze successive, in movimento: sembra di vedere l'architettura di Milano nei suoi più recenti cambiamenti, nelle trasformazioni che hanno portato la città a competere con le grandi metropoli europee in termini di grattacieli ed edifici magniloquenti. [...] alla fine di questo viaggio per immagini, il Poeta e il lettore trovano l'essenza ultima dell'Uomo ('un io cemento'), le sue miserie e la tragedia del dubbio perenne." (Alessandro Quasimodo)
8,00

Il sentimento barbaro

Il sentimento barbaro

Natalia Stepanova

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 120

"Presente e riconoscibile il demone dell'ispirazione in questo libro di Natalia Stepanova - autrice di origine russa, di lingua densamente e proficuamente italiana, di umori colmi e di passioni vigilate - suggerisce, spinge, accende, strema, e conduce per ritmi veloci, dentro dense percezioni. E prova come per manifestarsi la poesia non possa che nutrirsi della poesia che l'ha preparata e preceduta. [...] "il sentimento barbaro", che dà titolo alla raccolta e la apre, è parola ricondotta alle sue scaturigini, verità instancabilmente tentata. I temi sono l'innocenza iniziale, la promessa salute, un mondo che ha germinato gli dèi della bellezza e dell'amore e che si sconfessa nella pena, nella mancanza. L'io dominante si muove in un teatro mobilissimo, compreso di affermazioni e di smentite, con un ardore che non teme l'eccesso e l'enfasi come può solo chi è avido di esistenza. Avidità che è ampiezza di visione, dove realtà e sogno, ebbrezza e malinconia si confondono e s'alternano. Compresa di varie stratificazioni questa raccolta in cui la scrittura sposa le immagini e chiama a una lettura che è gioco danzante e pensiero mobilissimo - si pone come l'esito di un sentire chiaro ed aperto. Ed è il molto che può la poesia." (dalla prefazione di Elio Pecora)
14,00

AAA Europa cercasi. Antologia poetica internazionale

AAA Europa cercasi. Antologia poetica internazionale

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 144

Prefazione di Daniela Marcheschi. Con il patrocinio di Fondazione Roma-Arte-Musei. Anche in questo libro, come nel precedente, sono presenti voci che rappresentano tutti i ventotto Paesi attualmente aderenti alla Comunità Europea: cambiano le piste tematiche, le lingue minoritarie e i poeti ospitati.
15,00

Il nostro mondo scritto

Il nostro mondo scritto

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 64

8,00

Poesie del terrore

Poesie del terrore

Saverio Bafaro

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 84

"'Oscuro', in tutte le sue diverse accezioni, declinazioni, sfumature, è un termine ricorrente nel lessico poetico di Saverio Bafaro: la sua presenza circoscrive uno spazio dominato dall'ambiguità, ma non nel senso di sollevare incertezze, quanto in quello di stabilire, tra i suoi elementi tenebrosi e il soggetto che si dispone ad attraversarli, una duplice corrente. L'io si carica di quell'oscuro che teme e che può generare il "terrore" di queste poesie, ma diviene anche una possibile e autonoma sorgente di terrore. Il tema che i versi di Bafaro ci chiedono di condividere non si dispone quindi all'insegna dell'univoco; il poeta invoca invece 'la bellezza che confina con la paura', avvertendoci di fatto che non v'è cesura, iato, ma contiguità tra i due opposti. [...] Non ci sono punti cardinali, nella topografia lirica ed espressionistica di Bafaro, non ci sono latitudini o longitudini: ancora una volta, per essere ammesso a una verità, il soggetto deve accettare la perdita e lo smarrimento. Deve, cioè, camminare nella non poeticità del suo presente, del suo groviglio d'inferno. Per orientarsi ha soltanto se stesso e la poesia, che dà voce a buie profezie. [...] La rivelazione è ciò che impedisce a Bafaro di fare del terrore, nucleo tematico privilegiato di questa raccolta, uno straordinario, seppure inquietante veicolo percettivo. Il tema diviene invece una cornice, una prospettiva, un suggestivo brainframe. La realtà nel terrore, il terrore nella realtà..." (dalla prefazione di Roberto Deidier)
13,00

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