Artsinergy

Cosa conserva la pittura del suo antico mistero che sembra spesso perduto? Quali sono i meccanismi che la rendono ancora una forma espressiva capace di scendere nel profondo della psiche e della percezione per la creazione di nuovi modelli di realtà condivisa? Quali sono le sue sopravvissute possibilità di dialogo con l'arte del passato per trovare le scintille creative che portino finalmente a un'arte del presente e del futuro realmente innovativa? Mario Vespasiani ha lavorato a lungo su queste domande a cui cerca di dare una parziale ma significativa risposta in una mostra concepita come un organismo multiplo dove la pittura si rende al contempo esoterica e scoperta per diventare un oggetto di indagine, di analisi e di costruzione di un plausibile sistema della visione esteriore e interiore, di uno sguardo che si sofferma sulle cose per entrare al loro interno ed estrarre quel nucleo vivo che può andare oltre la loro semplice presenza e intuire la loro pulsante verità.

Filòs è un'antica voce del vocabolario dialettale. "Andàr a filòs" indicava il trascorrere la serata in casa o nella stalla di qualcuno. L'artista ha preso spunto da questa forma di socializzazione della tradizione contadina, caratterizzata da una parte dal racconto di fiabe, aneddoti, leggende, proverbi, canzoni e superstizioni, dall'altra dal lavoro manuale di donne che cucivano e filavano la lana, mentre gli uomini intrecciavano sedie, fiaschi, cesti di vimini. Passare il tempo ma anche tramandare una cultura in cui la gestualità dell'intrecciare, del tessere, del cucire, sia connessa al parlato, al racconto, al ritmo della socialità. Il progetto di Veronica Montanino ascolta la cultura atavica del territorio, tessendo fili personali che ricostruiscono le lunghe linee comunitarie di Guastalla. Il contesto contadino, la solida tradizione padana e i caratteri peculiari del luogo diventano la grammatica con cui l'artista sviluppa una coerente sintassi visiva. Per farlo la Montanino usa vari linguaggi e li compenetra nel suo teatro installativo dalla forte carica emotiva.